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Yacht, significato del termine e tipologie di imbarcazioni

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L’etimologia del termine yacht proviene dalla parola olandese “jacht” che all’epoca veniva utilizzata per indicare le veloci imbarcazioni a vela impiegate per dar la caccia ai pirati lungo le coste dell’Europa settentrionale.

Con il termine “yacht” si indicano invece oggi tutte imbarcazioni da diporto, a vela o a motore che siano, dotate almeno di una cabina in grado di consentire all’equipaggio di dormire a bordo.

Non esiste una definizione asseverata che definisca la lunghezza di questa famiglia di imbarcazioni ma, l’uso comune, tende a definire uno yacht come un’imbarcazione di lunghezza superiore ai 33 piedi, ovvero circa 10 metri.

Come dicevamo uno yacht può essere dotato di propulsione a vela, a motore, o mista. Può avere più di uno scafo e, se supera i 25 metri, merita anche la definizione di superyachts. Lo Yacht quando è maggiore di 50 metri viene definito megayacht e, caso sempre più frequente, quando supera i 100 metri diviene infine un gigayacht.

Uno yacht espone normalmente una bandiera che corrisponde alla nazione in cui l’imbarcazione è registrata anche perché, qual ora l’imbarcazione ne sia sprovvista, potrebbe essere catturata e condotta nel porto più vicino per essere sottoposta a un’“inchiesta di bandiera”. Quanto al diritto marittimo internazionale, lo yacht è considerato a tutti gli effetti territorio dello stato della bandiera che batte, alla cui sovranità corrispondente l’equipaggio è soggetto.

Uno yacht che batte la bandiera di uno stato, a meno di sospetto fondato di attività illecite, può essere fermato per controllo solo dalle navi militari della medesima nazione. Quando uno yacht entra nelle acque territoriali di una nazione diversa da quella di bandiera è obbligato all’esposizione della bandiera di cortesia. Tale pratica equivale a una dichiarazione di assoggettamento alle leggi di navigazione dello stato in cui si sta navigando.

A vela e a motore

La prima grande distinzione va fatta fra gli yacht a vela e quelli a motore. La diffusione attuale nel mondo di queste due famiglie è decisamente spostata verso gli yacht a motore che compongono il parco navigante in ragione del 75% circa del totale.

Il progresso ed il design hanno generato molte e diverse categorie di yacht a motore, andiamo a scoprirle insieme.

Yacht a motore

Visto da poppa uno yacht flybridge è spesso dotato di una cosiddetta spiaggetta, ovvero una piattaforma che facilità l’acceso al mare e su cui si poggiano i water-toys o semplicemente utilizzata per tuffarsi. Dalla spiaggetta si può accedere tramite una scalinata, o anche due simmetriche, al ponte principale. Talvolta fra queste due scalinate è previsto un “garage” adatto a contenere la sala macchine, un tender e altre dotazioni di bordo.

Il ponte principale è caratterizzato dalla presenza della cabina di pilotaggio, al cui interno è ricavato un grande salone open-space con divani e cucina.Dalla cabina di pilotaggio spesso si accede sottocoperta, chiamata anche ponte inferiore, dove normalmente trova spazio la zona notte, ovvero le cabine.

Yacht a motore

Sul ponte di prua vi è spesso un grande prendisole e a delimitarlo c’è un “musone” per salpare l’ancora. La prua è spesso “recintata” dai tientibene, che sono delle prese fondamentali per la sicurezza in mare.

E veniamo al perché uno yacht è definito flybridge. Il flybridge è un ponte superiore, aperto a 360 gradi e spesso coperto da un Hard-top, un tetto di norma realizzato in vetroresina. Sul flybridge c’è di norma un’ulteriore postazione di comando che permette di pilotare da una posizione più panoramica. Di sovente sul flybridge c’è un’ulteriore cucina, ma anche altri divani e prendisole.

Gli yacht open sono privi di flybridge e normalmente il loro ponte principale è completamente aperto. La postazione di comando può essere frequentemente coperta da un T-Top . Sottocoperta, in funzione della lunghezza dell’imbarcazione, sono presenti spazi vivibili per l’equipaggio che possono comprende dinette, cabine e servizi. Gli yacht open possono essere walk-around, ovvero con la possibilità di camminare liberamente lungo tutto il perimetro dell’imbarcazione, oppure possono avere la prua chiusa ed esporre cosi un piano di coperta rialzato.

yacht che vuol dire

Lo yacht coupé è uno yacht privo di flybridge, caratterizzato da un design sportivo, che ha il ponte principale aperto a poppa. Molto spesso è dotato di tetto apribile ed è sempre dotato di passavanti che collegano la poppa alla prua. Si tratta di un’imbarcazione che, in funzione delle sue dimensioni, è adatta alle crociere a medio e lungo raggio.

Yacht Coupe

È un tipo di yacht importante, che trova origini nell’East Coast americana dove veniva impiegato come barca da pesca per le aragoste. Ha un’estetica romantica, talvolta vintage, e si dota di forme sinuose che, per alcuni, richiamano gli anni 50. Molto azzeccato per la navigazione e per la convivialità, grazie anche a un ampio divano nel pozzetto, il lobster è una barca iconica che offre tanto comfort e spazio sottocoperta per almeno una cabina e un bagno.

Trawler/Navetta

Absolute Navetta 64

Il trawler è essenzialmente uno yacht destinato agli armatori che desiderano passare molto tempo a bordo, motivo per cui le volumetrie interne vengono portate al loro massimo ed il ponte superiore è sempre presente. Della famiglia dei trawler fanno anche parte le celeberrime minorchine, imbarcazioni che traggono inspirazione dalle llaüts dell’isola di Menorca.

Sempre più diffuso anche fra gli yacht a motore, per le sue intrinseche caratteristiche di stabilità e capienza, è il multiscafo. Nella stragrande maggioranza dei casi è un catamarano destinato alle lunghe permanenze in mare.

Yacht a vela

Gli yacht a vela sono imbarcazioni dove la propulsione dovrebbe principalmente essere affidata all’energia trasmessa dal vento. In passato i motori degli yacht a vela erano di bassa potenza, utilizzati prevalentemente per entrare ed uscire dai porti ma oggi, per ovvi motivi di praticità e comodità d’utilizzo, sono presenti con potenza sufficiente a far navigare lo yacht a vela con una velocità di crociera almeno pari alla sua velocità teorica di carena. Questo fa sì che le imbarcazioni a vela possano essere impiegate efficientemente anche in totale assenza di vento.

Lo Yacht a vela può essere armato in molti modi diversi, questi i più diffusi in epoca moderna:

Sloop : è l’armo più diffuso nelle imbarcazioni moderne, si caratterizza per la presenza di un solo albero dove sono armati una randa e un fiocco o un genoa. L’armo a sloop si è diffuso negli anni perchè è il più semplice da gestire in equipaggio ridotto ed è anche quello che offre il miglior rapporto fra facilità d’utilizzo e prestazioni a vela.

Cutter : Molto usato per le lunghe navigazioni è caratterizzato dalla presenza di una randa e due fiocchi armati su un unico albero. Normalmente i due fiocchi sono un genoa e una trinchetta che vengono usati singolarmente, in funzione delle condizioni meteo.

Ketch : è l’armo più usato  negli yacht a vela a due alberi e prevede un albero di maestra, dove sono armati una randa ed un genoa, ed un albero di mezzana, posto a prua dell’asse del timone, dove è armata una sola randa. Il frazionamento delle vele rende questo tipo di imbarcazione idonea alle navigazioni con cattivo tempo.

Yawl : è esattamente come il ketch ma vede l’abero di mezzana posizionato a poppa dell’asse del timone.

Gli yacht a vela possono essere monoscafi o multiscafi, ovvero catamarani o trimarani ma in ogni caso possono essere suddivisi in queste categorie di utilizzo:

Yacht a Vela

Facili da condurre e dotati di grandi spazi sopra e sotto coperta, questi yacht sono normalmente caratterizzati da un rapporto lunghezza/larghezza sbilanciato a favore della seconda, da una superficie velica contenuta e da motorizzazioni più potenti della media.

Gli interni di queste imbarcazioni sono completi e raffinati e spesso vedono ogni cabina avere il suo bagno privato.

Il piano di coperta e le atrezzature destinate alla navigazione a vela sono semplificate, spesso elettrificate e ridotte al minimo.

Crociera Regata

Yacht a Vela

In queste imbarcazioni, pur essendo ancora presenti interni lussuosi e completi, sono presenti anche tutte le attrezzature necessarie alle regolazioni di fino delle vele e la superficie velica è generosa.

Questa è una categoria dove si comincia a guardare con attenzione sia al peso complessivo dell’imbarcazione che alla forma dello scafo.

le linee di carena vengono infatti studiate per favorire le performance e, inevitabilmente, questo porta ad avere interni di dimensioni leggermente ridotti rispetto a quelli degli yacht a vela da crociera pura di pari lunghezza.

Regata Crociera

Neo 430 Roma

L’armatore che acquista questa tipologia di imbarcazioni ha già fatto regate di circolo e ora vuole cimentarsi nel livello superiore. Gli scafi sono leggeri e possono talvolta essere in carbonio, tutte le regolazni delle vele sono “di fino” ovvero improntate all’insegna del raggiungimento della massima performance.

Il piano di coperta è decisamente studiato per regatare in equipaggio e il rapporto superficie velica dislocamento è sbilanciato a favore del primo fattore, questo fa si che questi siano yacht più difficili da condurre in equipaggio ridotto ma, viceversa, in grado di esprimere performance del tutto simili a quelle delle imbarcazioni da regata pura.

Gli yacht da regata pura sono yacht a vela costruiti esclusivamente per regatare. Liberi da qualsiasi vincolo commerciale sono realizzati in funzione della tipologia di regate che si vuole affrontare e, sopratutto, del rating che si vuole ottenere. Gli interni di queste imbarcazioni sono ridotti al minimo, spesso realizzati con tubolari o in legggerissimo carbonio. Sono barche in grado di planare e di bolinare ad angoli ridottissimi dal vento ma non vengono quasi mai utilizzate in ambito diportistico.

yacht che vuol dire

Luca D'Ambrosio

Direttore responsabile, tester e giornalista. Comincia a navigare in tenera età con il padre poi da adulto scopre la vela e le regate d'altura. Lavora da più di trent'anni in editoria e naviga continuamente, soprattutto a bordo della barca della redazione, una vecchia signora dei mari che ha ristrutturato completamente e che svolge egregiamente la funzione di "laboratorio mobile" per The International Yachting Media.

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Yacht

Gli yacht, imponenti barche usate create per il tempo libero e il lusso nel mondo della nautica, hanno sempre catturato l'attenzione delle persone. Queste maestose navi non solo rappresentano un simbolo di status e ricchezza, ma incarnano anche lo spirito di avventura ed esplorazione. In altre parole, uno yacht è un'imbarcazione da diporto di lusso, progettata per la navigazione da diporto e il divertimento sull'acqua. Di solito sono associati all'idea che uno yacht privato sia di proprietà di persone facoltose o famose, utilizzato per vacanze al mare, feste esclusive ed eventi mondani.

Nell'antica Grecia e a Roma, nobili e aristocratici possedevano lussuose imbarcazioni utilizzate per il tempo libero; tuttavia, il concetto moderno di yachting iniziò a prendere forma nel XVII secolo durante l'era dello yachting. L'evoluzione degli yacht era strettamente legata ai progressi nella costruzione navale e nella tecnologia della navigazione. Durante il XIX secolo, con l'avvento dei motori a vapore e i progressi dell'ingegneria navale, gli yacht iniziarono a diventare più grandi e sofisticati. I ricchi aristocratici e gli uomini d'affari dell'epoca iniziarono a commissionare yacht personalizzati per mostrare il loro status e il loro stile di vita opulento . Fu in questo periodo che il termine "yacht" divenne popolare e divenne sinonimo di eleganza e lusso nel mondo della nautica.

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tipi di yacht

L'industria nautica è un mondo affascinante e variegato, dove l'eleganza e il lusso si uniscono per creare splendide imbarcazioni da diporto. Alcuni tipi di yacht sono:

Barche a vela: conosciute anche come barche a vela, sono un'opzione classica per gli amanti del mare e della navigazione tradizionale. Queste barche usano il vento come principale fonte di propulsione e offrono un'esperienza unica e tranquilla sull'acqua. Dagli eleganti e agili yacht da regata ai lussuosi yacht a vela a più ponti, gli amanti della vela possono godere di uno stile di navigazione nostalgico ed elegante.

Motor Yacht: sono la scelta preferita da chi cerca velocità, comfort e caratteristiche moderne. Queste barche utilizzano motori a combustione interna o motori elettrici per spingersi attraverso l'acqua. Gli yacht a motore rientrano in diverse categorie come yacht da crociera, yacht da pesca sportiva, yacht da spedizione e yacht sportivi ad alta velocità. Questi yacht offrono un ampio spazio abitativo, una serie di servizi di lusso e una lunga autonomia in mare.

Superyacht : sono i colossi della nautica mondiale, veri e propri capolavori di ingegneria e design. Queste magnifiche navi, di solito lunghe più di 24 metri, sono dotate di caratteristiche stravaganti come piscine, eliporti, saloni termali, cinema privati e molto altro. I superyacht sono l'epitome del lusso e la loro costruzione personalizzata garantisce un'esperienza come nessun'altra per i loro fortunati proprietari.

Yacht

Marchi emblematici di yacht

Azimut : è un marchio italiano noto per i suoi yacht di lusso innovativi ed eleganti. Con oltre 50 anni di esperienza, Azimut si è guadagnata una reputazione per gli yacht a motore di alta qualità e per la meticolosa attenzione ai dettagli. La sua linea di prodotti spazia dagli yacht sportivi ai super yacht, offrendo una vasta gamma di opzioni per i diportisti più esigenti.

Sunseeker – Con sede nel Regno Unito, è un altro marchio iconico nel mondo degli yacht di lusso. Le loro barche sono caratterizzate da uno stile sofisticato, prestazioni eccezionali e maestria impeccabile. Inoltre, hanno creato alcuni degli yacht più riconoscibili del settore e la loro attenzione alla personalizzazione consente agli armatori di personalizzare la propria imbarcazione in base alle proprie preferenze ed esigenze.

Ferretti - L'industria degli yacht di lusso, fondata nel 1968, ha stabilito una solida reputazione per l'eccellenza del design, la qualità costruttiva e la tecnologia avanzata. Il loro portafoglio comprende una vasta gamma di yacht a motore, dagli yacht da crociera ai superyacht personalizzati. Ferretti è noto per la sua attenzione ai dettagli e per la sua attenzione nel fornire agli armatori un'esperienza di navigazione lussuosa e confortevole.

Benetti – è uno dei marchi più antichi e prestigiosi nel settore degli yacht di lusso. Con una storia che risale al 1873, questo marchio italiano ha costruito una solida reputazione per gli yacht di fascia alta e l'eccezionale maestria. Benetti è noto per la sua attenzione alla personalizzazione e alla costruzione su misura, creando yacht unici nel loro genere che soddisfano i più elevati standard di qualità ed eleganza.

Lürssen – Sono superyacht straordinari e di dimensioni impressionanti. Questa azienda tedesca, con oltre 140 anni di esperienza, si è guadagnata la reputazione di uno dei costruttori di yacht più prestigiosi al mondo. È noto per la sua attenzione all'innovazione, alla qualità eccezionale e alla costruzione personalizzata per soddisfare i desideri più esclusivi dei suoi clienti.

Feadship – è una collaborazione tra diversi cantieri navali olandesi ed è riconosciuto come uno dei leader nella costruzione di superyacht personalizzati; La sua attenzione ai dettagli e la dedizione alla creazione di yacht unici e di alta qualità rendono ogni nave, una combinazione di tradizione, tecnologia avanzata e maestria, offrendo un'esperienza eccezionale per gli armatori più esigenti.

Quanto valgono gli yacht?

Yacht

Quando si tratta di nuovi yacht, il lusso e l'esclusività si combinano per creare imbarcazioni da diporto che rappresentano uno stile di vita sofisticato. Naturalmente, questi simboli del lusso in mare non vengono senza il loro corrispondente prezzo, alcuni più costosi di altri. I fattori più rilevanti che influenzano il prezzo dei nuovi yacht, per non parlare del loro marchio, sono:

- Dimensioni e lunghezza: sono una delle principali determinanti del suo prezzo. Più grande è la barca, più materiali e manodopera sono necessari per costruirla, il che si traduce in un costo maggiore. Anche la lunghezza, misurata da prua a poppa, influisce sul prezzo; Dato che gli yacht più lunghi hanno spesso una capacità maggiore e offrono più spazio abitativo e comfort.

- Progettazione e personalizzazione: i nuovi yacht sono spesso costruiti con design personalizzati per soddisfare le preferenze e le esigenze dell'armatore. Ciò può includere funzionalità speciali, interni lussuosi, sistemi di intrattenimento avanzati e altro ancora. Più elaborata è la personalizzazione e il design, maggiore è il costo dello yacht.

- Costruzione e materiali: gli yacht di fascia alta utilizzano spesso materiali premium, come fibra di carbonio, titanio e legni esotici, che aumentano i costi di produzione; Inoltre, anche i processi costruttivi più sofisticati, come la costruzione a strati e l'uso di tecnologie avanzate, contribuiscono al valore finale dello yacht.

- Attrezzature e servizi: questo può includere piscine, vasche idromassaggio, saloni spa, palestre, cinema privati, sistemi audio di fascia alta e altro ancora. La presenza e la qualità di queste attrezzature e servizi aggiuntivi aumentano il prezzo dello yacht.

È importante tenere sempre presente che il prezzo di uno yacht nuovo non si limita solo all'acquisto iniziale. Quando si valuta il costo totale di proprietà di uno yacht, dovrebbero essere considerati anche costi aggiuntivi come manutenzione, assicurazione, salari dell'equipaggio, ormeggi e altre spese operative. Alcuni esempi di prezzi per superyacht e yacht economici sono:

Azimut Grande 25 Metri – Questo yacht di lusso ha una lunghezza di circa 82 piedi e offre un design elegante e moderno. Il suo prezzo può variare da $ 4 milioni a $ 7 milioni.

Sunseeker Predator 68 – Questo yacht sportivo lungo circa 68 piedi è noto per il suo stile aggressivo e le prestazioni eccezionali. Il prezzo di un nuovo 68 Sunseeker Predator può variare da $ 2 milioni a $ 3 milioni di dollari.

Ferretti Yachts 850 – Con una lunghezza di circa 85 piedi, questo superyacht personalizzato combina lusso ed eleganza con caratteristiche di fascia alta. Il prezzo di un nuovo Ferretti Yachts 850 può variare da $ 6 milioni a $ 10 milioni.

Benetti Delfino 95 – Con una lunghezza di circa 95 piedi, questo yacht di lusso personalizzato offre numerosi servizi e spazi abitativi di alta qualità. Il prezzo di un nuovo Benetti Delfino 95 può variare da $ 8 milioni a $ 12 milioni.

Lürssen Azzam – Considerato uno dei più grandi al mondo, questo superyacht dalle dimensioni eccezionali vanta una lunghezza di oltre 590 piedi. Il prezzo di un nuovo Lürssen Azzam è stimato in oltre 600 milioni di dollari.

Questi prezzi sono prezzi approssimativi e possono variare in modo significativo a seconda delle specifiche, della personalizzazione e delle opzioni selezionate dal proprietario. È importante tenere presente che i prezzi attuali potrebbero essere più alti o più bassi a seconda dei fattori menzionati e del mercato al momento dell'acquisto; Tuttavia, se stai cercando nuovi yacht più economici, alcune delle barche relativamente più convenienti sono:

Jeanneau Merry Fisher 795: yacht a motore di circa 26 piedi di lunghezza noto per la sua versatilità e comodità. Il prezzo di un nuovo Jeanneau Merry Fisher 795 può essere compreso tra $ 100.000 e $ 150.000.

Bavaria Cruiser 37 – Questo yacht a vela di circa 37 piedi offre un design elegante e solide prestazioni. Il prezzo di un nuovo Bavaria Cruiser 37 può variare da $ 150.000 a $ 200.000.

Four Winns Vista 255: yacht a motore di circa 26 piedi di lunghezza ideale per gite giornaliere e attività acquatiche. Il prezzo di un nuovo Four Winns Vista 255 può essere compreso tra $ 100.000 e $ 120.000.

Hanse 315 : yacht a vela di circa 32 piedi che combina un design moderno con una navigazione agile. Il prezzo di un nuovo Hanse 315 può variare da $ 150.000 a $ 200.000.

Galeon 305 HTS – Questo yacht a motore di circa 30 piedi si distingue per il design contemporaneo e la funzionalità. Il prezzo di un nuovo Galeon 305 HTS può essere compreso tra $ 200.000 e $ 250.000 dollari.

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Yacht

Documenti per l'acquisto di uno yacht

La documentazione richiesta per l'acquisto di uno yacht può variare a seconda del paese in cui avviene la transazione. Di seguito è riportata la documentazione tipicamente richiesta in alcuni paesi:

STATI UNITI D'AMERICA:

Titolo della nave o certificato di immatricolazione che attesti la proprietà dello yacht.

Un contratto legale che dettaglia i termini e le condizioni della vendita.

Documento di identificazione valido, come passaporto o patente di guida.

Per completare la transazione è necessario un numero di identificazione fiscale (TIN).

Regno Unito:

Titolo della nave o certificato di immatricolazione.

Un accordo legale tra l'acquirente e il venditore.

Documento di riconoscimento valido.

Dichiarazione dell'imposta sul valore aggiunto (IVA) se applicabile.

Atto pubblico o contratto notarile di acquisto che dimostri la proprietà dello yacht.

Un contratto legale che stabilisce i termini e le condizioni della vendita.

Numero di identificazione fiscale (NIF) e pagamento delle imposte corrispondenti.

Dichiarazione fiscale e pagamento delle imposte corrispondenti, come l'imposta sul valore aggiunto (IVA).

È importante notare che i requisiti specifici possono variare. Si consiglia di consultare un avvocato o un agente specializzato in transazioni nautiche nel paese in cui si desidera acquistare lo yacht per ottenere informazioni accurate e aggiornate sulla documentazione richiesta.

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Come affermato in precedenza, gli yacht sono magnifiche invenzioni che incarnano il lusso, l'eleganza e lo spirito di avventura sui mari e, sin dalla loro creazione, continuano ad essere un simbolo di status ed esclusività. Il loro design e costruzione innovativi, combinati con comfort e servizi di bordo di lusso, li rendono il veicolo ricreativo da sogno per chi cerca un'esperienza di navigazione eccezionale. Poiché la tecnologia e il design degli yacht continuano ad avanzare, è probabile che vedremo ancora più innovazioni nel mondo dello yachting, assicurando che queste magnifiche navi continuino a catturare la nostra immaginazione e ammirazione per gli anni a venire.

Ti invitiamo a dare un'occhiata ad altri articoli su: https://yate.co/es/blog

  • Capire il mondo dello yachting: Definizioni e origini

Il mondo dello yachting e della vela è un regno di eleganza, avventura e ricchezza di storia. Tuttavia, la terminologia che circonda queste attività nautiche può talvolta creare confusione. Dalla definizione di yacht all'ortografia di vari termini legati alla vela, questo articolo si propone di demistificare il linguaggio dei mari, offrendo una panoramica sulle origini e sui significati di queste parole affascinanti.

Decodificare lo yacht: Definizione e origine

Uno yacht è più di un'imbarcazione: è un simbolo di lusso e raffinatezza. Derivato dalla parola olandese "jacht", che significa "caccia" o "inseguimento", gli yacht erano inizialmente navi veloci e maneggevoli utilizzate per gli inseguimenti. Nel corso del tempo, gli yacht si sono trasformati in sfarzose imbarcazioni da diporto, apprezzate dagli appassionati di vela e dall'élite.

Esplorare il termine nautico "vela"

La vela non si limita a muoversi sull'acqua con la forza del vento, ma racchiude in sé uno spirito di esplorazione e libertà. È l'arte di sfruttare l'energia del vento per navigare nei vasti oceani, rappresentando un rapporto armonioso tra uomo e natura.

Leggete i nostri articoli di alto livello su argomenti come la vela, i consigli per la navigazione e le destinazioni nella nostra rivista .

Svelare la parola "yacht" e il suo significato

Il termine "yacht" evoca immagini di imbarcazioni eleganti che scivolano con grazia sull'acqua. Il suo significato, tuttavia, va oltre l'estetica. Uno yacht indica un'imbarcazione elegante e lussuosa, spesso associata al piacere e al tempo libero piuttosto che a scopi utilitaristici.

Lo yachting in primo piano: Definizione e significato

Lo yachting è l'attività di navigazione a bordo di un'imbarcazione, che comprende aspetti sia ricreativi che agonistici. È un modo per sperimentare il fascino delle acque aperte e allo stesso tempo godere dei comfort e dei servizi offerti da queste sofisticate imbarcazioni.

Le complessità della pronuncia di yacht

La pronuncia di "yacht" varia da regione a regione: alcune enfatizzano il suono "ch", mentre altre optano per una "y" più morbida. Questa diversità linguistica aggiunge un livello interessante al mondo degli yacht, riflettendo il fascino globale della navigazione.

Yacht di lusso

Yacht di lusso

Nome o yacht? Capire la terminologia

Nella comunità della nautica da diporto, il termine "yacht di nome" si riferisce a un'imbarcazione ben nota e che spesso gode di una certa reputazione. Questi yacht sono associati al lusso, all'innovazione e alla personalità dei loro proprietari.

Un'immersione nelle origini degli yacht

L'origine degli yacht risale ai Paesi Bassi del XVII secolo, dove furono inizialmente utilizzati per scopi navali e successivamente trasformati in imbarcazioni per la navigazione da diporto. La loro evoluzione rispecchia il cambiamento della percezione della navigazione, che passa dall'utilità al tempo libero.

Yacht vs. yatch: L'ortografia è importante

L'ortografia corretta è "yacht", mentre "yatch" è un errore comune. L'accuratezza ortografica è fondamentale, soprattutto nella comunicazione marittima, dove la precisione garantisce una comprensione chiara e una trasmissione efficace delle informazioni.

Terminologia della vela: Cos'è un gommone?

Un gommone è una piccola imbarcazione aperta spesso utilizzata per brevi viaggi, per il trasporto tra un'imbarcazione più grande e la costa o per la navigazione da diporto. Le derive sono di varie dimensioni e sono una parte essenziale delle attività veliche.

Decifrare il termine "catamarano" e la sua ortografia

Il catamarano è un tipo di imbarcazione caratterizzata da due scafi paralleli collegati da un ponte. L'ortografia è "catamarano" e la comprensione di questo termine è fondamentale per discutere e identificare i diversi tipi di imbarcazioni.

L'essenza della vela: La parola e il suo significato

La vela rappresenta molto più di un atto fisico: è una metafora del viaggio della vita. Proprio come i marinai affrontano le sfide sull'acqua, gli individui navigano nelle correnti della loro vita, guidati dal vento delle opportunità e dalla bussola della determinazione.

Conclusione

Il linguaggio dello yachting e della vela è ricco di storia e significato. Dalla definizione di yacht al significato dei termini legati alla vela, la comprensione di queste parole ci fa apprezzare il mondo marittimo e il fascino senza tempo dei mari.

Allora, cosa state aspettando? Date un'occhiata alla nostra gamma di barche a noleggio e partite per alcune delle nostre destinazioni preferite.

Domande frequenti su definizioni e origini

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Termini marinareschi e parti della barca: il vocabolario del mare.

Parti della barca e termini marinareschi

I termini marinareschi, sentiti per la prima volta, possono spiazzare. Tutti insieme costituiscono un vocabolario davvero particolare e affascinante, inoltre sono importanti per garantire un buon livello di sicurezza. 

Le parti della barca che compongono il nostro mezzo nautico sono molte e hanno una nomenclatura specifica che ogni armatore dovrebbe conoscere prima di salpare, anche nel caso si rimanga vicino alla costa e si vogliano intraprendere piccole gite giornaliere in compagnia o in solitaria. Una buona conoscenza di tutte le parti della nave è fondamentale, nel seguito cercheremo di offrire una panoramica dei termini marinareschi legati alla barca più usati, che non si possono non conoscere.

Per approfondire invece il glossario della comunicazione a bordo leggi “Termini nautici utili da conoscere prima di salire a bordo”.

Perché esistono tutti questi termini marinareschi?

Il glossario nautico ha una tradizione millenaria come tutti sappiamo e nel corso del tempo si è evoluto per stare al passo con il progresso tecnologico. Alcuni termini marinareschi sono rimasti gli stessi, altri sono stati sostituiti con nomi e verbi più moderni (è il caso dei termini babordo e tribordo, ormai ampiamente in disuso).

Conoscere le parti della barca e la nomenclatura legata alle azioni che si possono compiere a bordo è importante anche per preservare questo prezioso patrimonio che ci è stato tramandato di generazione in generazione. Inoltre avere a disposizione termini marinareschi specifici e univoci permette all’equipaggio di non confondersi durante la comunicazione, che in mare e soprattutto nei momenti di potenziale pericolo deve essere efficace e rapida per portare nel più breve tempo possibile a una soluzione dei problemi. Infatti una buona comunicazione ha come risvolti positivi precisione e tempestività di azione, che in molti casi fanno la differenza tra la salvezza e il verificarsi di una tragedia.

Al giorno d’oggi la navigazione è molto più sicura grazie agli strumenti elettronici che abbiamo a disposizione ma possedere un buon vocabolario che includa la maggior parte dei termini marinareschi in uso è sempre consigliato.

Nel seguito ci soffermeremo in particolare sui termini marinareschi che riguardano le parti della barca a motore perché sono quelle maggiormente in uso tra gli armatori di oggi,  facendo una distinzione tra parti della barca e nomenclatura dei verbi o delle attività riguardanti la barca a motore.

Le parti della barca, i termini marinareschi indispensabili.

Uno dei primi termini che si incontrano quando si scopre il mondo della nautica è natante , ovvero una barca a motore di lunghezza inferiore ai 10 metri.

Lo scafo è la struttura portante della barca, può avere due forme, a V o tonda, e può essere costituito da diversi materiali. Quello originario è il legno ma nel settore della nautica da diporto moderna gli scafi sono fatti per lo più in vetroresina o alluminio.

parti di una barca, scafo, poppa , opera viva, carena.

La carena è la parte dello scafo che rimane sommersa quando la barca si trova in acqua ed è detta anche opera viva. Viceversa la parte che rimane al di sopra della linea di galleggiamento è detta opera morta .

Quando si parla di lunghezza fuori tutto si intende la lunghezza massima dello scafo, calcolata tra i punti estremi della sua struttura, non include eventuali appendici che possono essere attaccate allo scafo ma non siano parte integrante della sua struttura.

La chiglia è la parte centrale dello scafo, la spina dorsale che lo percorre tutto da prua a poppa e su cui tutto il peso della barca viene scaricato. Si trova nella parte bassa della carena ed è quella che maggiormente contribuisce alla stabilità e al mantenimento della rotta.

Il madiere , nella struttura dello scafo, è una delle travi trasversali più spesse e basse nelle quali si incastra la chiglia. Il paramezzale invece è la trave longitudinale posta sopra i madieri in corrispondenza della chiglia e serve per dare stabilità a tutta la struttura. Questi termini marinareschi sono più utili nel caso di scafi in legno ma è bene conoscerli perché fanno parte dell’abc del glossario nautico.

La fiancata (o fianco) della barca è la parte laterale esterna dello scafo, destro o sinistro. Murata invece è il nome con cui si indica il fianco interno di un’imbarcazione, riferendosi in modo particolare alla sua parte emersa.

Poppa e prua (o prora) della barca sono rispettivamente la sua parte posteriore e anteriore.

Dritta e sinistra invece sono i termini marinareschi che hanno sostituito i desueti babordo e tribordo, ovvero parte destra e sinistra della barca guardando la prua.

Il ponte è una struttura continua orizzontale che copre lo scafo completamente. In generale sulle navi di grandi dimensioni possono essere presenti molti ponti, il ponte superiore a ogni altro si chiama coperta. Tutto ciò che si trova sotto ad esso, ovvero l’ambiente interno di un’imbarcazione si dice sottocoperta (o abbasso).

Il pozzetto è tra le parti della barca a motore quella dedicata al movimento, zona che può essere sia operativa come area di pilotaggio e manovra, sia dedicata ai passeggeri, in cui sedersi e rilassarsi godendo della convivialità tra amici e famigliari. Quando dotato di ombrinali , fori che permettono il deflusso dell’acqua, si dice che è autosvuotante . Caratteristica molto importante in caso di pioggia forte e mare mosso.

La sentina è, all’interno dello scafo, la parte più bassa, quella zona utile a raccogliere tutti i liquidi reflui che possono accumularsi durante la navigazione, eventualmente prodotti dall’umidità interna e dalla condensa. Il controllo delle zone di sentina, che devono essere sempre pulite e asciutte, è fondamentale per assicurarsi che lo scafo sia in buone condizioni. Per questo sopra la chiglia sono presenti i fori di sentina , che consentono all’acqua raccolta di scorrere nella parte più bassa per essere poi pompata via.

Il mascone , di dritta o di sinistra, è la parte del fianco dello scafo compreso tra la metà e la prua.

Il timone è l’elemento dalla forma piatta fatto di vetroresina o metallo (originariamente di legno) che, posto sotto alla barca, fornisce la direzione durante la marcia. Viene controllato generalmente da un volante (o più di uno nelle barche di grosse dimensioni), mentre nelle imbarcazioni più piccole è gestito da una leva posta a poppa che permette lo sterzo.

I flap , anche detti “trim tabs”, ovvero variatori d’assetto, sono degli accessori che servono per dare stabilità allo scafo. Vengono applicati in coppia sullo specchio di poppa dell’imbarcazione per compensare grazie alla loro inclinazione i fenomeni di beccheggio e rollio , che si verificano quando la barca oscilla rispettivamente lungo il proprio asse trasversale e longitudinale.

La passerella è un asse mobile, talvolta provvisto di ruote, utile a far salire e scendere le persone quando la barca è ormeggiata e può essere dotata oppure no di battagliola.

Un accessorio spesso presente sulle barche è la biscaglina , una scaletta trasportabile formata da due cime di fibra vegetale collegate insieme da pioli di legno di forma cilindrica o piatta (tarozzi).

Su imbarcazioni da diporto e da pesca, il flybridge è un ponte sopraelevato posto sopra alla plancia di comando dotato di timoneria e talvolta area vivibile per i passeggeri.

Altre parti della barca e termini marinareschi da conoscere.

Bitta è il termine con il quale si indicano tutti gli elementi terrestri e marini utili per ormeggiare la barca e assicurarla attraverso le cime apposite. Può avere molte forme e dimensioni a seconda del tipo di imbarcazione.

La galloccia (o bitta a galloccia) è un oggetto di metallo attaccato alla barca che serve per assicurare un cavo o una cima. Tradizionalmente consiste di una placca avvitata sulla superficie della barca dalla quale partono una o più aste collegate a un’altra asta, parallela alla base, dotata di due lunghe estremità appuntite o svasate, le falchette , grazie alle quali la cima può essere annodata senza scappare via.

Cavi e cime: sono detti cavi tutti i tipi di corde o funi di vario materiale che possono trovarsi a bordo di una barca, in particolare quelle metalliche o in fibra vegetale più spesse. Si dicono invece cime quelle di diametro minore fatte di fibra vegetale. Tra queste, la cima ritorta è realizzata attorcigliando due o più fibre ritorte l’una con l’altra. Per la sua capacità di maggiore elasticità è utilizzata per lo più per l’ormeggio, l’ancoraggio e per sistemare i parabordi.

La sagola è invece una cima di piccole dimensioni, entro il mezzo centimetro, fatta di fibra sintetica. Viene usata per esempio per fissare uno scandaglio, una bandierina di segnalazione o altre attrezzature. A bordo corde o funi non sono termini marinareschi accettabili!

termini marinareschi la battagliola su una barca

La battagliola  è una ringhiera perimetrale, ha una struttura in acciaio inox rigida che protegge e circoscrive la coperta.

Il parabordo è un corpo elastico e gommato che viene posto sulle fiancate dell’imbarcazione come protezione dagli urti durante le manovre di ormeggio e disormeggio in banchina o dalle altre barche. Può essere gonfiabile o no e avere molte forme, sferica, cilindrica, eccetera.

Il bottazzo è un rinforzo paraurti che si applica sulla superficie dello scafo nella sua parte più sporgente e maggiormente sensibile agli urti durante le operazioni di manovra, può essere di legno, di plastica o di fibra tessile.

Il passauomo è un’apertura della coperta di grandi dimensioni dotata di copertura per la protezione dal mare e dalla pioggia, un grande osteriggio.

Barca Eolo, roll bar nero

Termini marinareschi relativi ad alcuni accessori della barca.

Quando si parla di bimini ci si riferisce a tutte quelle strutture tubolari metalliche che, montate nella zona del pozzetto e grazie all’aiuto del tendalino , riparano dai forti raggi solari. In primavera e estate spesso la calura a bordo può diventare insopportabile e queste strutture rappresentano degli alleati fondamentali per garantire la godibilità della giornata.

Il roll bar è una struttura pensata principalmente per ridurre l’ingombro nel pozzetto e consiste in un arco tubolare metallico o una fascia a corpo unico che consente di montare ciò che non si vuole tra i piedi, per esempio antenne, pannelli solari e luci di via.

Il tiemo è un telo artigianale utilizzato per coprire la barca, suddiviso in parti collegate insieme da cerniere. 

La boa di segnalazione è il galleggiante che viene usato per segnalare potenziali pericoli come secche e bassifondi. Può essere luminosa in presenza di nebbia e talvolta dotata di riflettore radar.

La luce di fonda è una luce bianca che viene posizionata sullo strallo di prua da barche all’ancora, per poter essere ben visibili.

Il grillo invece è un oggetto metallico a forma di U con due fori alle sue estremità attraverso i quali passa un perno avvitato. Viene usato per collegare oggetti tra di loro.

I termini marinareschi possono talvolta confondere un armatore alle prime armi, è il caso del termine golfare , che non è un verbo ma un qualsiasi anello metallico unito fortemente alla struttura dello scafo.

Oltre a chiarimenti sui termini marinareschi nel nostro shop nautico puoi trovare pezzi di ricambio e accessori per completare l’equipaggiamento della tua barca!

Per arricchire e tenere vivo il proprio glossario nautico non basta un articolo sui principali termini marinareschi, ma speriamo ugualmente di averti trasmesso qualche nozione utile per le tue prime uscite in barca. Ricorda sempre di prepararti a sufficienza e di testare spesso le tue conoscenze, la sicurezza in barca come su qualunque mezzo di trasporto, non è mai troppa.

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Quali sono le differenze tra barca a vela, catamarano o yacht, e perché scegliere una o l’altro?

yacht che vuol dire

Cominciamo dicendo che quando siamo per mare, sia su un catamarano che su una barca a vela, valgono sempre le stesse regole di cui nessuno è esente sia per il rispetto del mare sia per gli altri navigatori. Se poi abbiamo ben chiaro anche che tipo di persona siamo, sappiamo chiaramente che tipo di vacanza preferiremmo ( scopri qui le nostre offerte ) e di conseguenza, anche come prepararci al meglio allora siete pronti a scegliere una di queste tre imbarcazioni per le vostre vacanze in mare.

Il catamarano

Questa imbarcazione a differenza della barca a vela (monoscafo) è come se avesse due barche affiancate. Questo vuol dire avere più spazio, maggior stabilità ma meno emozioni in navigazione che un monoscafo può invece regalare. Le scuole di pensiero sono diverse ma diciamo che scegliere il catamarano per una prima volta vuol dire cercare maggior comfort e sicurezza rispetto ad un monoscafo, quanto meno dal punto di vista psicologico. Lo spazio a disposizione infatti è decisamente più ampio, sia in larghezza che in altezza e questo per chi non è mai salito in barca, può essere un approccio come dire, più “delicato” e sicuro. Appena si arriva in banchina infatti, le dimensioni sono evidentemente più generose. Ci accoglie un bel salotto esterno, delle scalette comode e spaziose e si entra in barca passando in un vero e proprio soggiorno, con angolo cottura a vista e finestre ovunque, che danno la sensazione di casa. Le cabine sono sotto e solitamente abbastanza spaziose. Dipende poi ovviamente dalle dimensioni della barca. La prua (la parte davanti) ha una grande rete dove, mentre il mare sfila sotto lo scafo in navigazione, ci si sdraia a prendere il sole o dove la sera ci si rilassa con una birra in mano, rivolgendo lo sguardo verso milioni di stelle alle quali offriamo i nostri più riservati pensieri. In base ai modelli poi c’è il fly, come sui motoscafi. E’ il “secondo piano”, dove c’è normalmente il ponte di comando e in alcuni casi anche un altro bel prendisole. La navigazione con un catamarano diciamo quindi che è comoda. Infatti se una barca a vela sbanda al vento, il catamarano al contrario rimane “dritto”, senza dare la classica sensazione di “cadere in acqua” (ripeto, sensazione), benché sia il suo bello e la principale caratteristica. Il catamarano in questo, a parità di provenienza del vento, è costretto invece a fare più strada per raggiungere la destinazione, al contrario della barca a vela che avendo la possibilità di sbandare appunto, può permettersi di “stringere di più il vento”, ovvero andare maggiormente controvento, facendo di conseguenza meno strada. Concetti forse un po’ troppo tecnici ma che fanno una certa differenza. Il catamarano inoltre ha la possibilità di avvicinarsi molto alla spiaggia perché sotto il pelo dell’acqua non ha molto scafo ed in acque ristrette, avendo due motori, può manovrare più facilmente. Dunque è una barca versatile, adatta a chi cerca un’esperienza di mare e navigazione senza compromettere troppo la propria comodità e la propria attitudine “domestica”.

Barca a vela (monoscafo)

La  barca a vela  è sinonimo di navigazione e sportività. Certo, non stiamo parlando delle transoceaniche in solitaria ma semplicemente descrivendo uno scafo che permette di “tagliare” le onde per essere veloce, andare “quasi controvento” sfruttando al massimo l’aria dunque che sfilando tra le vele offre un assetto diciamo… “più sportivo” di un catamarano insomma una Ferrari del mare con le sue emozioni. Gli spazi sono relativamente meno “comodi” rispetto ad un catamarano di pari stazza, creati infatti per valorizzare lo spirito sportivo, anche se ultimamente i cantieri progettano scafi che coniugano molto bene sia lo spirito sportivo che la comodità della vacanza. Punti di vista soggettivi ad ogni modo. Come dicevamo, a differenza del catamarano la barca a vela sbanda. Tutti dovrebbero aver visto almeno una volta in televisione una barca a vela sbandata di lato durante la navigazione, quando cioè è colpita dal vento (quello che arriva davanti o di fianco). Beh, senza entrare troppo nei principi fisici della fluidodinamica, questa è una posizione che può permettersi di mantenere grazie ad un bulbo in piombo che è fissato sotto lo scafo. La sensazione del “oddio cado in acqua” è infatti giusto una sensazione, non una possibilità. Ovviamente con i dovuti accorgimenti che un bravo skipper sa prendere e che durante una vacanza cercherà comunque di sfruttare per mantenere l’equipaggio in sicurezza. La barca sbandata è il bello della barca a vela, quell’emozione che il catamarano non potrà mai dare e che comunque non tutti sono sempre disposti ad accogliere di buon grado. Anche qui dunque, punti di vista. Dipende da ciò che ci si aspetta da un’esperienza del genere. Poi c’è l’ormeggio in rada. Quella splendida insenatura naturale dove una volta buttata l’ancora, si è avvolti da natura, profumi e magia che solo un tuffo può celebrare nel migliore dei modi. Una splendida cornice che valorizza momenti indimenticabili anche se vicino ci sono altre barche che come noi stanno condividendo questo scenario. Unica nota dolente in questi casi, oltre ai maleducati che non mancano mai purtroppo, sono le ondine che arrivano a terra, quelle che fanno dondolare le barche e che più sono larghe e grosse, meno soffriranno il dondolio. In questo caso la barca a vela ed il suo bulbo che farà da contrapposizione al movimento, non sarà così efficace quanto invece un catamarano che essendo più largo, lo subirà meno. Piccole differenze su un mare relativamente calmo comunque. Non stiamo parlando di onde da 2 metri ovviamente. Con quelle c’è poco da fare in ogni caso. Ad ogni modo uno skipper accorto conosce i “trucchi” per limitare questo “fastidio”. Quando decidiamo di imbarcarci su un monoscafo comunque, le regole da tenere sempre presente sono le stesse che su un catamarano: sano spirito di adattamento, capacità di sapersi relazionare con il resto dell’equipaggio, collaborazione, salvaguardia degli spazi comuni, ecc., senza insomma pretendere le comodità di un 5 stelle superior. La bellezza delle barche in fondo è molto soggettivo.

Chi ad esempio non si è fatto almeno una volta la passeggiata serale dopo cena lungo le banchine del “vorrei ma non posso” ? Ovviamente senza alcun interesse, solo incuriositi, distratti e attratti dalle lucine che illuminano l’acqua, tra i riflessi di un gioco di specchi che attraversano i pontili degli yacht da prua fino alla veranda di poppa, dove stanno cenando gli ospiti, affacciati con nonchalance sulla vostra passeggiata e dove di tanto in tanto brindano evocando la famosa citazione del Marchese del Grillo: “perché io sò io.. e voi non siete un c***o”.  Beh, al di là della “tristezza” di questo aspetto, le barche grosse è innegabile, offrono spazi più generosi, un assetto apparentemente più orizzontale e un approccio decisamente più “evidente” al confort e al lusso. Il “ce l’ho più grosso” (lo yacht) indubbiamente fa la differenza in questi casi. Buona parte di queste ville bifamiliari galleggianti sono un tripudio al design più raffinato e talvolta però, passatemelo, una ola al “trash” (vedi alcune barche a motore, quelle che noi velisti chiamiamo “ferri da stiro”). Una volta in mare però, le onde sono uguali per tutti e la capacità di saper navigare senza sbattere come uova in un frullatore dipende dalla maestria di chi è in ponte di comando e ha in mano il benessere del proprio equipaggio.

Cosa posso consigliarti dunque?

Ti ho descritto in breve le tre tipologie di imbarcazioni, l’unico consiglio che ti posso dare? Scegli l’imbarcazione in base alle tue esigenze e a quelle della tua famiglia, facendo una scelta attenta e oculata perché non bisogna scherzare col mare! Soprattutto i neofiti del mare evitate di fare i saputelli e vestite i panni della persona umile facendovi consigliare l’imbarcazione adatta a voi da un esperto nel settore oppure  affittate  un equipaggio che sappia cosa fare ed infine tutti voi godetevi l’esperienza nautica in tutta serenità, scegliendo ciò in cui ti riconosci di più secondo il tuo stile di vita. Ci sarà tempo per provarne di nuove. Via libera dunque alla creatività, alla voglia di vivere questa bellissima esperienza, sia essa su un catamarano o su una barca a vela e soprattutto ricordati che in mare siamo sempre e comunque tutti ospiti, sia che ce l’abbiamo grande o piccolo (l’imbarcazione).

Aldo Lavezzo –   www.saidisale.com

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HOSTESS & STEWARD DI BORDO

L’Hostess e lo Steward di Yacht di Lusso privati devono offrire un servizio assolutamente impeccabile e personalizzato all’armatore, alla sua famiglia ed ai loro ospiti. Sono responsabili di pulizie, servizio e lavanderia degli ospiti e anche dell’equipaggio. La certificazione indispensabile per poter iniziare a lavorare a bordo degli Yacht di Lusso è il PDSD cioè Proficiency in Designated Security Duties (Competenze nei Doveri di Sicurezza Designati). Alcune posizioni richiedono anche il modulo avanzato STCW Proficiency in Security Awareness (Standard STCW per la Conoscenza e Consapevolezza della Sicurezza a Bordo). L’Hostess e lo Steward devono sapere come gestire situazioni di emergenza operativa relative a incendi, assistenza sanitaria elementare, salvataggio e sopravvivenza in mare, nonché sull’utilizzo delle strumentazioni radio e telecomunicazione di bordo. Devono inoltre affiancare il comandante in tutte le operazioni di imbarco e sbarco degli ospiti, e le operazioni doganali, la gestione dei documenti di bordo, il briefing sulla sicurezza e sulle dotazioni dell’imbarcazione.

hostess e steward di bordo

Responsabilità:

  • accogliere, informare e indirizzare visitatori ed impiegati con gentilezza, cortesia e professionalità
  • rispondere, selezionare ed inoltrare chiamate in arrivo, email e richieste agli uffici di competenza
  • gestire posta, chiamate, email e fax in entrata e in uscita
  • tenere un registro degli ingressi dei visitatori e riportare eventuali attività sospette al personale addetto alla sicurezza
  • ricevere, smistare e distribuire la posta
  • trascrivere ed inoltrare messaggi
  • coordinare servizi di messaggistica e di corriere
  •  fornire informazioni generali di persona, per telefono, via email
  • rispondere alle domande, riferire lamentele, e/o indirizzare le persone presso i reparti appropriati
  • ricevere e registrare pagamenti
  • utilizzare sistemi manuali o computerizzati per organizzare e tenere traccia degli appuntamenti
  • coordinare prenotazioni e accessi alle sale riunioni
  • mantenere aggiornate le liste dei contatti
  • assicurarsi che la reception e le altre aree comuni vengano mantenute pulite ed ordinate

Lo stipendio netto mensile di un Hostess e Steward di Yacht di Lusso varia in base all’esperienza e alla tipologia di Yacht:

Junior Hostess/Steward: Yacht 20/30mt £ 2,000/2,500 – Yacht 40/60mt £ 2,200/3,500 – Yacht 60mt+ £ 2,800/4,000 più bonus, allowances e mance.

Experienced Hostess/Steward: Yacht 20/30mt £ 3,000/4,000 – Yacht 40/60mt £ 3,500/5,000 – Yacht 60mt+ £ 4,000/7,000 più bonus, allowances e mance.

Chief Hostess/Steward: Yacht 20/30mt £ 4,000/5,000 – Yacht 40/60mt £ 5,000/8,000 – Yacht 60mt+ £ 7,000/10,000 più bonus, allowances e mance.

Per trovare il tuo Hostess/Steward

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Xerendipity Selezione Personale Domestico Referenziato

Realizza il Tuo Sogno di Lavorare come Hostess di Yacht

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Come diventare una Hostess - Stewardess e lavorare a bordo di Super Yacht e Mega Yacht di Lusso

Indice dei Contenuti

Xerendipity Selezione Crew ti dà il benvenuto a bordo per solcare i mari e oceani della selezione di Hostess o Stewardess per poter intraprendere quella che speriamo sarà una nuova ed entusiasmante carriera per te nel settore dello Yachting di Lusso .

Se stai leggendo questo post, vuol dire che stai seriamente pensando di intraprendere una delle carriere più entusiasmanti , avventurose , brillanti e… perché no… remunerative che ci siano: diventare Hostess – Stewardess di Super Yacht e Mega Yacht di lusso .

Sicuramente per te sarà senza dubbio un periodo intenso, stressante e pieno, alla ricerca di informazioni , consigli a volte anche contrastanti…  

Sentirai raccontare storie su chi ora è imbarcato sullo Yacht di qualche miliardario e viaggia in lungo e largo per gli oceani.

Ti sembrerà dai racconti che sia tutto facile e forse lo è…  

Se metterai il giusto impegno , se seguirai il percorso giusto e rimarrai concentrata sul motivo per cui sei qui… potrai avere il tuo primo ingaggio come Hostess – Stewardess .

Xerendipity Selezione Crew si impegnerà ad assisterti in questi tuoi primi passi nel migliore dei modi e con tutte le nostre conoscenze e la nostra decennale esperienza nel settore dello Yachting di Lusso e ti aiuteremo ad ottenere il tuo primo contratto su uno Yacht di Lusso .  

MA, tu devi aiutarci ad aiutarti!

Per definizione, una Junior Hostess o Junior Stewardess , ha poca, o nessuna, esperienza di navigazione o lavoro a bordo di Yacht; ma non devi considerarlo un punto debole: tutti dobbiamo cominciare da qualche parte.

Ovviamente ci vuole impegno e studio per acquisire le prime certificazioni indispensabili per poter lavorare su Super Yacht e Mega Yacht di Lusso.

Poiché non puoi inserire nel tuo CV le esperienze di navigazione , devi capitalizzare   al massimo i tuoi punti di forza e soft-skil l.

Tra i tuoi punti di forza ci sono sopratutto: Te e come ti presenti , come comunichi e ti relazioni con le persone , come dimostri la tua flessibilità e disponibilità ad apprendere ed iniziare da zero il tuo nuovo ruolo.

Xerendipity Selezione Crew ti assisterà nella redazione del tuo primo Curriculum Vitae , ti darà i suggerimenti necessari per scrivere la tua lettera di presentazione e, se ancora non hai conseguito le certificazioni necessarie a lavorare a bordo di Yacht di Lusso … Ti potrà inserire nei corsi di Xerendipity Academy .

Ottenute le certificazioni per operare come Hostess – Stewardess a bordo di Super Yacht e Mega Yacht di Lusso , quando la tua documentazione sarà completa e pronta, allora Xerendipity Selezione Crew proporrà la t ua candidatura per le posizioni aperte che riterrà idonee e in linea con le tue caratteristiche e il tuo background .

Ovviamente… dal momento che Noi ci esponiamo in prima persona con i nostri clienti di alto profilo , ti presentiamo e ti diamo fiducia mandandoti al colloquio…

Ci aspettiamo che in cambio rappresenterai al meglio Xerendipity Selezione Crew ad ogni colloquio; questo vuol dire rispettare l’ etichetta che ogni cliente di alto profilo si aspetta, che ti presenterai in modo professionale e che curerai il tuo aspetto , il tuo “ standing ”, sia nell’abbigliamento che nel make-up .

Ci aspettiamo un feedback ECCELLENTE su di te, perché questo si rifletterà su Xerendipity Selezione Crew e per noi è molto importante che la nostra impeccabile reputazione di Società di Selezione Crew di Alto Profilo non venga offuscata per nessun motivo.

Per questo aiutiamo SOLO chi ci dimostra di meritare il nostro sostegno e aiuto per iniziare la professione di Hostess – Stewardess

Ecco i nostri suggerimenti per iniziare il tuo percorso verso il primo lavoro a bordo di Super Yacht e Mega Yacht si Lusso - Xerendipity Selezione Crew, Hostess, Steward - Ganranzia 12 Mesi

Ecco i nostri suggerimenti per iniziare il tuo percorso verso il primo lavoro a bordo di Super Yacht e Mega Yacht si Lusso

Ora vogliamo darti alcuni suggerimenti su come iniziare , nel migliore dei modi, il percorso che ti porterà ad ottenere quel lavoro di Hostess – Stewardess che hai sognato.

  • Leggi il nostro post dedicato a come diventare Hostess e Steward di Yacht di Lusso
  • Fai i corsi di certificazione necessari per poter lavorare a bordo di Yacht di Lusso :
  • Certificazione STCW
  • Certificazione PDSD
  • Certificato Medico ENG1
  • Usa una sola Società di Selezione Crew o, quanto meno, limita il numero ad un massimo di 2-3; questo ti permetterà di conoscere bene l’ Agenzia di Selezione Crew che andrà a proporre la tua candidatura ed eviterai spiacevoli inconvenienti dovuti a candidature doppie spesso causati da agenzie di selezione che lavorano senza contratto con i clienti di alto profilo . Instaura un rapporto solido e di fiducia con il tuo referente e tienilo sempre aggiornato sui tuoi impegni lavorativi , nuovi corsi e certificazioni conseguite. Mantieni sempre aggiornato il tuo profilo sul portale privato di Xerendipity e Xerendipity UK , il tuo CV con i numeri di telefono, email, attuale posizione e imbarco … Più informazioni inserisci più sarà forte la tua candidatura.
  • Presentati sempre in modo professionale e curato , indossa abiti eleganti , assicurati che i tuoi capelli siano puliti e in ordine . Usa un make-up delicato ed elegante , evita di truccarti in modo pesante e non indossare mai bigiotteria. Evita di indossare pantaloncini e polo, ma indossa qualcosa di elegante in cui ti senti a tuo agio e che ti fa risaltare per i giusti motivi . Ricorda sempre “non avrai mai una seconda possibilità per fare una buona prima impressione” .
  • Mantieni i tuoi profili sui social come Facebook , Instagram , Twitter e LinkedIn sempre professionali ; assicurati che tutte le foto di copertina e le foto del profilo siano adeguate alla tua professione. Quindi, ad esempio, niente foto di bikini, niente foto sconvenienti di feste , selfie sugli yacht dei tuoi Principal (a meno che non siano autorizzate dall’ armatore ) ecc. Xerendipity Selezione Crew , ma anche la maggior parte degli armatori di Super Yacht e Mega Yacht, verifica i profili social per vedere il comportamento dei potenziali candidati . Quindi devi dimostrare di essere una persona discreta e professionale in tutte le aree della tua vita.
  • Ricorda che quando un manager di Xerendipity Selezione Crew oppure anche un Capitano dello Yacht o Chief Hostess ti intervista, ti sta dedicando del tempo sottratto ai loro fitti programmi di lavoro per farlo. All’inizio, ed alla fine, del colloquio ringraziali sempre per il loro tempo, durante l’intervista tieni sempre il telefono spento , non distrarti e mantieni la tua attenzione su chi hai di fronte. Rimani sempre professionale , anche se ritieni che sia un incontro casuale, devi far trasparire la tua personalità e ricorda che stanno immaginando come sarai di fronte agli ospiti , come interagirai con l’equipaggio e come rappresenterai il loro Yacht .
  • Presentati preparata! Le cose si muovono molto rapidamente nel settore della nautica da diporto e sopratutto nel settore degli Yacht di Lusso , perciò devi essere sempre pronta e disponibile per interviste o per incarichi di lavoro anche con breve preavviso . Le candidate Hostess – Stewardess che ottengono sempre un contratto in breve tempo sono sempre quelle che mostrano disponibilità sin dal primo colloquio .
  • Mentre non sei impegnata in incarichi di bordo e sei in cerca di un nuovo lavoro, mantieniti aggiornata , fai nuovi corsi , acquisisci nuove certificazioni cerca di acquisire contatti e relazioni con nuovi fornitori di alto livello , costruisci un database di informazioni e contatti , instaura nuove relazioni professionali. Queste ti serviranno sicuramente primo o poi nella tua vita professionale a bordo di Yacht di Lusso .

Quindi, se pensi di avere quello che serve, resta di mentalità aperta , mostra che sei desiderosa di imparare , lascia che la tua personalità risplenda e avrai successo!

Da tutti noi di Xerendipity Selezione Crew… Good Luck e…. Buon vento e mare calmo.

Milena Scardacchi - HR Director & C.O.O. Xerendipity Corporation London

Milena Scardacchi

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Come può essere affondato lo yacht Bayesian: esperto spiega le ipotesi sul naufragio

Lo yacht Bayesian poco prima di affondare

Attorno alle 05:00 del mattino di lunedì 19 agosto 2024 il lussuoso yacht Bayesian  battente bandiera britannica – una grande barca a vela di oltre 50 metri – è affondato innanzi alla costa di Porticello , in Sicilia, a causa di una violenta tromba marina che lo ha investito in pieno. La nave , stando alle testimonianze, sarebbe colata a picco in pochissimo tempo . Nel momento in cui stiamo scrivendo il naufragio ha provocato cinque vittime accertate (un membro dell'equipaggio e quattro passeggeri) e due dispersi, i cui cadaveri potrebbero essere inabissati a 50 metri di profondità all'interno del relitto , considerato complesso da esplorare dai sommozzatori . Tra le persone che mancano all'appello figurano il magnate britannico Mike Lynch (proprietario dello yacht), sua figlia di 18 anni e il presidente della Morgan Stanley International Jonathan Bloomer . La tragedia è anche finita nel mirino dei complottisti .

Pur essendo abbastanza chiare le circostanze del naufragio, ci sono diversi elementi nebulosi che potrebbero far luce sulla cascata di eventi che ha condotto a un affondamento così rapido e tragico. Tra i temi più dibattuti vi sono l'altezza dell' albero maestro – un colosso in alluminio di 75 metri -, l'integrità dello scafo e la posizione dell'imbarcazione nel momento in cui è stata investita dalla tromba marina, che non è altro che una tromba d'aria (o tornado) che si “appoggia” sull'acqua. Le informazioni al momento disponibili sono talvolta contraddittorie e non suffragate da perizie tecniche, pertanto vanno prese col beneficio del dubbio. Per provare a comprendere meglio cosa potrebbe essere accaduto al Bayesian in quei drammatici minuti e come possa essere affondato così rapidamente, Fanpage.it ha intervistato il dottor Andrea Ratti , direttore del Master in yacht design presso il Politecnico di Milano. Ecco cosa ci ha raccontato.

Dottor Ratti, si parla molto del ruolo dell'albero nell'affondamento dello yacht Bayesian. Inizialmente si era parlato di albero spezzato, ora si dice che sia integro e un video lo mostrerebbe. Cosa può dirci al riguardo?

Ho sentito questa notizia dell'albero integro ma non ho visto il video, anche se tutta questa attenzione attorno al tema dell'albero mi sembra un fattore tutto sommato marginale rispetto all'affondamento.

L'albero di per sé non è un elemento che ha un ruolo specifico nell'affondamento delle imbarcazioni. O meglio, un movimento potrebbe aver generato l'innesco di una fluttuazione nello sbandamento dell'imbarcazione, ma di per sé che sia rotto o non sia rotto non è così rilevante. Si tratta di capire quali sono le versioni attendibili o meno. Dai video che hanno fatto i sub o i robottini – ho letto che sono stati inviati dalla Capitaneria di Porto – questa cosa è visibile, è una testimonianza certa. Mi sembra strano che il comandante dell'altra imbarcazione, quella che ha soccorso parte dell' equipaggio , dica che l'albero era rotto e non sappia riconoscere un albero rotto. È vero che era notte, quindi, fintanto che queste informazioni non sono ulteriormente confermate secondo me vale il beneficio d'inventario.

Pare che ci sia stata un'errata traduzione delle prime dichiarazioni del comandante, ma come dice al momento non ci sono certezze assolute sull'integrità dell'albero e sulla dinamica che ha portato all'affondamento. Alcuni però suggeriscono che le dimensioni generose dell'albero possano aver contribuito alla tragedia

È chiaro che un albero di 75 metri, che potrà avere 50 centimetri di corda, porta a 40 metri quadri di superficie esposta al vento o anche di più. A questo va sommato anche il sartiame (l'insieme dei cavi fissi che sostengono alberi e vele NDR), più la massa dell'albero che è posizionato nel baricentro, quindi verosimilmente poco al di sotto della metà dell'imbarcazione. Se l'albero è alto 75 metri sarà a 30 metri. Questo significa che, nel momento in cui la barca sbanda, ho il peso dell'albero – non so dirle esattamente quale possa essere – a 30 metri che agisce come elemento sbandante . Che si tratti di una componente dell'oscillazione è sicuro sia così, però io sarei anche cauto nel prendere per buono e in modo dogmatico queste informazioni che circolano in questi momenti un po' convulsi.

Cosa potrebbe essere successo, secondo lei?

Il meccanismo può essere immaginato, e sottolineo immaginato, perché teniamo presente che siamo di fronte a una condizione eccezionale e atipica. Un'imbarcazione nel momento in cui naviga a vela è sollecitata e sottoposta a delle forze che sono date dall'azione del vento. Il tema è che il vento arriva da una direzione. Può avere un'oscillazione e delle variazioni di intensit à, ma tendenzialmente una è la direzione. All'interno di una tromba d'aria succede un fenomeno per cui c'è un vortice . Sfortuna ha voluto che una tromba d'aria sia passata sullo yacht; ciò vuol dire che l' armo (insieme delle attrezzature che consentono la navigazione NDR) di quell'imbarcazione e anche lo scafo – cioè tutte le parti emerse, al pelo libero dell'acqua – sono state esposte a una sollecitazione che in un momento era in una direzione e in un momento nell'altra.

A volte la sollecitazione determina azione di compressione , a volte di sollevamento . È quello che succede quando il moto vorticoso di una tromba d'aria sradica le piante e anche oggetti di grossa massa, come i tetti degli edifici. Quindi all'interno di quella tromba d'aria poteva non esserci solo aria, ma anche oggetti che ha tirato su passando prima sulla terraferma e poi muovendosi sul mare. Descrivere esattamente cosa sia successo è veramente difficile, quantomeno senza una perizia o delle immagini che ci indicano due cose: in che condizioni è l'attacco della chiglia sull'imbarcazione e in quali condizioni sono le strutture di coperta .

Che informazioni sull'affondamento possiamo trarre da questi elementi?

Nel momento in cui un'imbarcazione sbanda e arriva anche ad angoli accentuati di sbandamento, non è che di per sé va a fondo . Va a fondo se imbarca acqua e quindi se ad esempio le superfici laterali della tuga (la parte rialzata rispetto al piano di coperta NDR) vengono danneggiate, non hanno più tenuta all'acqua. Il tema è capire quale sia stata la via d'acqua importante che ha determinato l'affondamento dell'imbarcazione. Se quest'acqua è arrivata perché la barca si è sdraiata sotto l'azione del vento ed è rimasta per un certo tempo in questo stato imbarcandone tanta, e quest'acqua una volta all'interno ha stabilizzato l'imbarcazione nella posizione sdraiata, questo ha peggiorato la situazione. È chiaro che è una condizione anomala.

È normale che un'imbarcazione sbandi sotto l'azione del vento, e che quindi sotto la pressione che il vento esercita sulle vele tenda a sbandare. A quel punto l'imbarcazione trova una sua situazione di equilibrio perché ha una parte immersa, quindi una chiglia e, in genere, nelle imbarcazioni moderne un bulbo , quindi una zona concentrata di peso importante, che tende a raddrizzare l'imbarcazione e farle trovare la sua stabilità. Lo yacht Bayesian però non stava navigando, stava all' ancora in rada .

Cosa succede in questa situazione?

Tendenzialmente in questa situazione il vento all'imbarcazione arriva sempre dalla prua , perché l'ancora diventa un punto fermo. La sua catena si distende e la barca fa come l' effetto bandiera , quindi si dispone nella direzione del vento. Questo in condizioni normali. Nel momento in cui c'è una tromba d'aria che passa sull'imbarcazione, la direzione del vento può cambiare in frazioni di secondo. Il comportamento della barca è in funzione anche del modo in cui viene sollecitata. In un istante può arrivarle un grosso impatto sull'armo e quindi sull'albero che la fa sbandare, il momento successivo arriva dall'altra parte e quindi ci si può trovare in una condizione in cui si innesca un meccanismo di risonanza , come quando si spinge un'altalena. Nel momento in cui è alla massima oscillazione e quindi si ferma, un piccolo impulso in quella situazione amplifica l'oscillazione dell'altalena. Questo è quello che si potrebbe immaginare aver portato l'imbarcazione a oscillare fino a sdraiarsi sul fianco. È chiaro però che a quel punto ci devono essere degli elementi in più.

Ad esempio?

L'imbarcazione da quella posizione ritorna verticale , non rimane lì, a meno che non resti in quella posizione per un po' e imbarchi acqua. Da qui l'idea che possano esserci stati dei danneggiamenti alle strutture di coperta e quindi di tenuta all'acqua, che in quella condizione non hanno consentito alla barca di galleggiare ma l'hanno portata a imbarcare grossi quantitativi di acqua. Anche il disalberamento può danneggiare lo scafo.

Alcune testimonianze indicano che il Bayesian adagiato sul fondale sia integro. Cosa ne pensa?

Non capisco come si faccia a dire e che tipo di perizia si abbia per dire che la barca è integra. Perché una barca adagiata sul fondo con una chiglia sta coricata su un fianco, quindi quantomeno quella parte appoggiata non è visibile. O la guardi da dentro o non puoi saperlo. C'è un'inchiesta in corso e immagino che ci sia un perito che indichi anche cosa guardare e come guardare durante le immersioni. Serve una relazione tecnica per capire qualcosa di più. Al momento è veramente difficile determinare esattamente la dinamica.

Pare che il Bayesian sia sparito tra i flutti improvvisamente, come sembrano mostrare anche le immagini di un video, non molto chiare in realtà. Come può aver imbarcato talmente tanta da affondare così rapidamente?

Per imbarcare tutta quell'acqua deve avere una falla importante . La falla potrebbe essere all'altezza della coperta; se la barca è rimasta sdraiata per un tempo ragionevole potrebbe aver imbarcato tante tonnellate in poco tempo. Anche il comandante ha detto che è sparita. Ha preso i 15 superstiti e li ha portati a bordo del tender, se non sbaglio erano a 200 metri di distanza dalla costa, forse meno. Può averci messo qualche minuto per andare e tornare lì, ma la barca già non c'era più. Se questi sono i tempi di cui stiamo parlando è veramente avvenuta una situazione in cui la via d'acqua era importante.

Un'ipotesi è la barca sdraiata con delle vie d'acqua sul ponte, un'altra ipotesi è un danneggiamento nella zona di attacco della chiglia, non necessariamente un distacco, ma una fessurazione importante. C'è anche l'ipotesi del fulmine , ma non ho visto o letto nulla del genere, anche se dati dell'aeronautica parlavano di fenomeni temporaleschi. Se un fulmine avesse colpito l'albero, che di per sé è un'antenna che agisce negativamente, immagino che l'equipaggio dell'altra barca l'avrebbe rilevato perché era notte e quindi si sarebbe visto.

Dal video poco chiaro di cui le accennavo non si vedono fulmini colpire l'imbarcazione, prima che sparisca

Ok, scartata anche questa ipotesi. Stiamo comunque parlando di quello che succede dentro una tromba d'aria, con 200 chilometri all'ora di vento. È come se si pretendesse di modellizzare cosa succede all'interno di un frullatore con dentro tanti ingredienti. È oggettivamente una situazione molto complicata da gestire. Teniamo presente che l'imbarcazione era un Perini Navi , non un cantiere improvvisato, ma un'eccellenza italiana nella costruzione di super yacht a vela. Il progettista è una persona che fa di nome Ron Holland , uno degli yacht designer più qualificati e con maggiore esperienza in quel segmento di imbarcazioni. Non c'era nulla di improvvisato e l'imbarcazione era stata varata nel 2008 . Navigava da 15 anni e avrà sicuramente preso vento, mare, e condizioni meteorologiche avverse. Quindi non è successo qualche cosa che si può ad esempio ipotizzare con un'imbarcazione appena varata , qualche difetto sottostante che possa aver ingenerato questo tipo di criticità, in termini di stabilità dell'imbarcazione.

Poi non dimentichiamoci che è un'imbarcazione di oltre 50 metri , quindi è immatricolata come nave da diporto . Ciò vuol dire che sottostà a una serie di regole definite dagli enti di classifica che sono tra le più severe in termini di sicurezza, prevenzione e controllo dei parametri di stabilità in un oggetto nautico. Poi è chiaro che sicurezza e prevenzione non sono mai assolute, però di fatto sulla barca è passata una tromba d'aria. Quando passa su un capannone lo sventra, su una casa solleva i tetti. Anche i tetti sono progettati per pressioni di 500 chilogrammi a metro quadro, ma quando passa una tromba d'aria o non c'è più il tetto o non c'è più la casa. Di questo stiamo parlando. Di un fenomeno in cui la sfortuna ha giocato il suo ruolo. Poi quando ci saranno tutti gli elementi si potranno fare considerazioni tecnicamente più valide. Si legge già di responsabilità , che l'equipaggio avrebbe potuto salpare, entrare in porto. Mi sembrano tutte fantasie. Nel senso che stiamo parlando di qualcosa che è avvenuto in 10 minuti di notte. Adesso io non ho guardato i bollettini, sicuramente era previsto maltempo, ma è difficile determinare a priori ed esattamente l'intensità con la quale si manifestano questi fenomeni

Alcuni dicono che la nave fosse più distante dal porto di quanto avrebbe dovuto, cosa ne pensa?

Mi sembra irrilevante . Non stiamo parlando di un posizionamento in rada rispetto alla direzione del vento, stiamo parlando del movimento di una tromba d'aria, in cui c'è un percorso che la tromba compie ma non è mai lineare. Quindi, se io sono ridossato a ovest per un vento di maestrale so che più sono sottocosta e meno vento prenderò. Ma questa non ha preso vento, ma una tromba d'aria. Ha avuto la sfortuna di trovarsi in quella posizione. La barca che l'ha soccorsa era a 150 metri di distanza e non ha avuto nulla. Di questo stiamo parlando. Quando avremo tutti i dati a disposizione si potrà entrare nei dettagli di cose che possono o non possono essere state fatte dall'equipaggio, ma prima non mi esprimerei sulla base di queste informazioni che circolano, la cui attendibilità è discutibile.

Gli ultimi spostamenti della nave rilevati da Marine Traffic sono dunque quelli dell'effetto bandiera di cui parlava prima, essendo la nave ancorata al fondale

Non stava navigando, risultava che fosse all'ancora o comunque stazionaria . Quelle imbarcazioni hanno anche sistemi di stazionamento controllati dal GPS , poteva essere non ancorata con un'ancora, però mi sembra strano che non ce l'avesse. Questo tema dello stare all'ancora e in direzione vale nel momento in cui c'è vento, ma quando c'è una tromba d'aria il vento passa a mulinello, non c'è una direzione prevalente. Non solo, c'è anche una componente o di sollevamento o di schiacciamento che può accentuare alcuni fenomeni. Un conto è una componente di vento orizzontale, che spinge sull'albero, un conto una componente discendente che aumenta ancora di più l'effetto di una massa d'aria in movimento perché la componente è nella direzione dello sbandamento.

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Che Charter Yacht

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CHE YACHT CHARTER

34.72m  /  113'11   sunreef yachts   2010 / 2018.

  • Previous Yacht

Special Features:

  • World’s 2nd Largest Sloop-Rigged Catamaran and Third Largest Sailing Multihull
  • Beam of 42ft Makes her Incredibly Spacious
  • Bright, Aqua Blue Enhances Woodwork in Interior
  • Each Twin Cabin has 22” LCD Television
CHE is yacht of balance, as wind and water connect to offer exceptional sailing performance.

The 34.75m/114' 'Che' catamaran yacht built by the Polish shipyard Sunreef Yachts is available for charter for up to 8 guests in 4 cabins. This yacht features interior styling by Polish designer Sunreef Yachts.

For those looking for a little more space without compromising on luxury, Che has everything you need. Boasting a wealth of spacious living areas and charter-focused amenities, this yacht is purpose-built for fabulous vacations with families and friends.

Guest Accommodation

Families will particularly love Che thanks to her child-friendly setup. Built in 2010, She offers guest accommodation for up to 8 guests. There are 8 beds in total, including 7 singles and 1 pullman. She is also capable of carrying up to 6 crew onboard to ensure a relaxed luxury yacht charter experience.

Onboard Comfort & Entertainment

Che benefits from some excellent features to improve your charter including Wi-Fi connectivity, allowing you to stay connected at all times, should you wish. Guests will experience complete comfort while chartering thanks to air conditioning.

Performance & Range

Che is built with a aluminium hull and aluminium superstructure. Che comfortably cruises at 12 knots, reaches a maximum speed of 14 knots.

Equipped with a selection of water-toys Che lets you and your guests turn the Mediterranean into your own private playground. Principle among these are waterskis that are hugely entertaining whether you are a beginner or a seasoned pro. Another excellent feature is a SEABOB, that allow you to skim along the surface or steer under the crystal water and see a variety of aquatic sea life. Additionally, there are two kayaks - a tranquil and relaxing way to pass the time. If that isn't enough Che also features scuba diving equipment, inflatable water toys and snorkelling equipment. Che features two tenders, but leading the pack is a Zodiac Tender to transport you in style.

Book your next the Mediterranean luxury yacht charter aboard Che this summer. She is already accepting bookings this winter for cruising in the Caribbean.

Catamaran yacht Che has an array of charter-focused amenities to ensure a memorable experience onboard whatever the destination.

TESTIMONIALS

There are currently no testimonials for Che, please provide .

Che Yacht 11

Length 34.72m / 113'11
Beam 12.8m / 42'
Draft 2.5m / 8'2
Gross Tonnage 199 GT
Cruising Speed 12 Knots
Built | (Refitted)
Builder Sunreef Yachts
Model Sunreef 114
Exterior Designer Sunreef Yachts
Interior Design Sunreef Yachts

Amenities & Entertainment

For your relaxation and entertainment Che has the following facilities, for more details please speak to your yacht charter broker.

Che is reported to be available to Charter with the following recreation facilities:

  • 1 x Zodiac Yachtline Deluxe 530 Tender with 1 x Yamaha 115 HP engine
  • 1 x Zodiac Cadet 310S Tender

For a full list of all available amenities & entertainment facilities, or price to hire additional equipment please contact your broker.

Che Awards & Nominations

  • The World Superyacht Awards 2011 Best Sailing Yacht in 30m to 44.99m size range Finalist
  • + shortlist

For a full list of all available amenities & entertainment facilities, or price to hire additional equipment please contact your broker.

'Che' Charter Rates & Destinations

Mediterranean Summer Cruising Region

Summer Season

May - September

€75,000 p/week + expenses Approx $83,500

High Season

€79,000 p/week + expenses Approx $88,000

Cruising Regions

Mediterranean France, Italy, Monaco

HOT SPOTS:   Amalfi Coast, Corsica, French Riviera, Sardinia

Caribbean Winter Cruising Region

Winter Season

October - April

$88,000 p/week + expenses

$95,000 p/week + expenses

Caribbean Antigua, Saint Martin, St Barts

HOT SPOTS:   Virgin Islands

Charter Che

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NOTE to U.S. Customs & Border Protection

Specification

SEASONAL CHARTER RATES

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Cosa faccio

Corsi per hostess e steward di barche a vela e motore

Nei miei corsi per Hostess / Steward  ti insegnerò a svolgere le diverse mansioni di bordo con  competenza e padronanza per lavorare in barca in maniera professionale ed in tutta sicurezza.

Ti guiderò inoltre a destreggiarti attraverso i canali di ricerca imbarco più adatti alle tue attitudini personali.

L’idea di questi corsi è nata da un’esigenza concreta: sempre più spesso mi chiamano armatori, società di charter o agenzie viaggio chiedendomi “Hai una hostess da consigliarci?”.

Così ho deciso di condividere la mia esperienza con chi ha voglia di lavorare viaggiando e che come me ha passione per il mare e spirito di avventura.

Il mio riferimento sono le barche su cui ho lavorato nel corso di quasi 20 anni: barche tra i 12 e i 30 metri, su cui di solito sono imbarcati tra i 6 e i 10 clienti per una settimana di vacanza, oppure barche private che preferiscono equipaggio per tutta la stagione.

IN COSA CONSISTE LAVORARE IN BARCA COME HOSTESS / STEWARD?

Cucinare per gruppi numerosi in spazi ridotti.

Ti insegnerò tecniche ed astuzie da vecchi lupi (affamati) di mare!

ASSISTENZA AGLI OSPITI

Come rapportarsi agli ospiti in maniera amichevole e professionale

MUOVERSI IN COPERTA E SOTTOCOPERTA

Al termine del corso saprai lavorare in barca in tutta sicurezza, dentro e fuori

GESTIRE LE EMERGENZE

Ti illustrerò tutte le procedure di emergenza in mare

SEMBRA TUTTO FACILE VERO? QUASI QUASI NON SERVE NEMMENO UN CORSO….

In realtà Hostess e Steward hanno un compito organizzativo molto importante e non basta saper fare un piatto di pasta e non soffrire il mal di mare per poter fare bene il lavoro.

Nella mia concezione, hostess e steward sono i responsabili della qualità della vita a bordo, il che significa spesso mediare tra le esigenze di navigazione e quelle della vacanza.

Ci sono molte cose da sapere, e molte di queste le imparerai con l’esperienza se il lavoro ti piacerà abbastanza da proseguire in questa fantastica avventura.

Quelle più importanti però posso insegnartele durante il corso per Hostess e Steward di barche in modo da affacciarti al mondo del lavoro nautico con ottime basi di preparazione teorica e pratica.

consegna attestato di partecipazione al corso

Cosa non è il corso

Non è un corso per personale di bordo dei mega yachts.

Non è il mio mercato: ha requisiti ed aspettative diverse.

Non è un corso per personale di navi da crociera nè traghetti

Come sopra, è un mercato diverso chenon ha nulla a che fare con la Hostess / lo Steward di imbarcazione da diporto: anche se i titoli marittimi sono gli stessi, l’organizzazione del lavoro è totalmente differente e ci sono scuole specializzate per lavorare in quel settore.

Non rilascia titoli marittimi

Al termine del corso SeaCrewAcademy ti verrà rilasciato un ATTESTATO DI PARTECIPAZIONE.

I corsi Imo – Stcw invece sono certificazioni standard rilasciate solo da enti autorizzati a livello mondiale che ti forniscono titoli burocratici necessari per lavorare in barca ma non insegnano il mestiere; i corsi SeaCrewAcademy e questi titoli sono complementari .

Durante il corso è compresa anche un’esauriente spiegazione di quali sono i titoli ed i documenti necessari per lavorare in barca e come conseguirli.

Non è un corso di cucina

Cucinare è una parte fondamentale del lavoro di hostess / steward, ma è meglio che tu lo sappia già un po’ fare. Io ti insegnerò la particolarità di cucinare su una barca in sicurezza, preparando piatti gustosi per più persone lavorando in spazi ristretti.

Non è un’agenzia di reclutamento equipaggi

SeaCrewAcademy non è un’agenzia di reclutamento equipaggi; collaboro con molte di queste ma il mio obiettivo è dare a ciascuno gli strumenti e le conoscenze per poter approcciare il lavoro in maniera professionale, e consiglierò i migliori canali di ricerca imbarco secondo le capacità e caratteristiche di ciascun partecipante al corso.

Naturalmente chi durante il corso si distinguerà per capacità, motivazione e carattere sarà prontamente segnalato ai migliori Tour Operator di settore, in costante ricerca di equipaggi preparati.

SeaCrewAcademy

di Vaifra Melchiorri

P.Iva  4190341208

Tutti i contenuti sono di proprietà di SeaCrewAcademy.com – riproduzione riservata

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Dalla Formula 1 alla Nautica, ecco il mega Yacht di Lawrence Stroll (Aston Martin) avvistato in Italia

Lorenzo Fiorentino

  • Laureando in Lingue, Letteratura e Giornalismo
  • Redattore esperto di auto di lusso

Dalle piste asfaltate e il rumore dei rombi delle auto, al mare e alla musica dei cavalloni. Ecco il mega yacht di Lawrence Stroll (Aston Martin) avvistato in Italia!

Dalla Formula 1 alla Nautica, ecco il mega Yacht di Lawrence Stroll (Aston Martin) avvistato in Italia

Passare dall’asfalto dei circuiti di Formula 1 più famosi di tutto il mondo all’immensa distesa azzurra di acqua salata. E ancora dai rombi assordanti dei motori fumanti delle monoposto che sfrecciano sull’asfalto, alla musica dei cavalloni che si infrangono uno sull’altro. Dallo stress delle gare della sua Aston Martin , scuderia della quale il nostro protagonista non è altro che il proprietario, fondatore e presidente esecutivo, al meraviglioso relax che si prova a bordo del proprio mega yacht extra lusso . Insomma, Lawrence Stroll è capace, e soprattutto ha la possibilità, di fare entrambe le cose. E che un proprietario di un team di F1 sia tanto ricco da potersi permettere un panfilo non è poi una grande novità, ma la sorpresa è che questa barca super lussuosa è stata avvistata in Italia. Ecco come è fatta e tutte le sue caratteristiche…

  Visualizza questo post su Instagram   Un post condiviso da Aston Martin Aramco Formula One® Team (@astonmartinf1)

Dalle monoposto allo yacht, ecco la vita entusiasmante di Lawrence Stroll

Classe ’59, cittadinanza canadese, professione imprenditore. Già, imprenditore , una parola che vuol dire tutto ma allo stesso tempo niente. Chi è Lawrence Stroll? Un cognome che in Formula 1 non è certamente nuovo, ma che ha tanti legami con lui. Da una parte Lance Stroll , pilota venticinquenne (nato nel 1998) che corre in Formula 1 in coppia con Fernando Alonso per la scuderia della Aston Martin. Dall’altra parte, invece, Lawrence, stesso cognome, ovviamente, presidente, proprietario e fondatore del team in cui corre Lance, che sì, è suo figlio. Una storia di nepotismo? Beh, vedendo come corre in pista il giovane canadese verrebbe da dire di no, ed è assolutamente no. Insomma, due campionissimi in famiglia, uno al volante e l’altro più alla scrivania. Ma mentre il piccolo Stroll preferisce guidare le quattro ruote , la sua monoposto così scattante, il grande invece sembra preferire il suo maxi yacht.

Come specificato in precedenza, non è certo una grande sorpresa che uno personaggio come Lawrence, un imprenditore di quel livello, forse il più alto per quanto riguarda il mondo dello sport , possa vantare un’imbarcazione come il suo panfilo. Ma questa volta parliamo di una barca piuttosto sorprendente, anche perché alcuni qui in Italia hanno avuto la possibilità di vederla da vicino, visto che l’umilissimo mezzo nautico del capo di Aston Martin è stato avvistato proprio a largo delle coste italiane, proprio come successo di recente con lo yacht di un altro grande imprenditore americano, questa volta però nel campo della tecnologia e dei social. Ma se il Launchpad di Mark Zuckerberg è stato visto prima all’isola d’Elba, poi a Castellammare di Stabia, e ultimamente anche a Ostia, il Faith di Lawrence Stroll, invece, è apparso sulle meravigliose acque del sud, e più precisamente in quelle siciliane a Taormina .

Tra il Launchpad e il Faith esistono varie differenze, dalle dimensioni all’estetica; ciò che non cambia, però, è sicuramente l’altissimo livello di luxury di entrambe le imbarcazioni . Ma, parlando dello yacht di Stroll, a colpire decisamente di più è sicuramente la grandissima raffinatezza della barca, un’ eleganza forse senza eguali nel mondo della nautica, e poi quel lusso…

Lawrence Stroll’s yacht Faith . . Photo by Raphael Belly . . https://t.co/r5p1Ydi47c . . #yacht #faith #feadship #stroll #billionaire #canada pic.twitter.com/Lvi1U5EtLD — SuperYachtFan (@Superyachtfan) November 2, 2019

A quanto pare Stroll senior ha molta fede, ehm… Faith

Il Faith di Lawrence Stroll, dunque, è un gigayacht da novantasette metri di lunghezza, dunque non certo una barca che rischia di passare inosservata. Si tratta, come pare ovvio dalle sue dimensioni, di un’imbarcazione che si sviluppa completamente nella lunghezza, questa realizzata nel 2017 dai cantieri olandesi Feadship , questi specializzati nella realizzazione di barche di lusso personalizzate.

Per quanto riguarda il design, invece, gli esterni del Faith sono stati curati dallo studio RWD , il quale sembra aver puntato decisamente sul colore bianco , tinta che caratterizza ogni angolo degli esterni dello yatch, dallo scafo alla sovrastruttura. La firma di RWD è presente anche all’interno del mezzo, questi realizzati insieme a Chahan Interior Design .

A caratterizzare ancora la barca ci pensa pure il ponte gigante a prua utilizzato come una piattaforma di atterraggio per elicotteri , nelle vicinanze è presente anche un hangar per un elicottero Bell 429 WLG. A concludere l’opera sono le sette lussuosissime cabine che garantiscono spazio sufficiente per quattordici ospiti, poi una piscina da nove metri per quattro realizzata con pannelli di vetro e situata sul ponte principale. Insomma, altro che yacht, il Faith è un vero e proprio sogno.

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YACHTMASTER: COS’E’ e PERCHE’

La certificazione Yachtmaster è un obiettivo, un percorso professionalizzante, la risposta al perché sia basilare e importante approfondire diversi aspetti tecnico/pratici per chiunque voglia navigare consapevolmente e in sicurezza.

Forse non tutti sanno che Water Tribe da diversi anni ha avviato una business unit dedicata esclusivamente alla formazione: si chiama Be Skilled. Ogni anno lo staff imbarcato sugli yacht a vela, attraversa un programma di apprendimento vario e articolato in vari argomenti, orientati alle diverse mansioni da svolgere all’interno dell’organizzazione, ai possibili sbocchi professionali ed ovviamente, in base alla specifica preparazione di ognuno.

In questi corsi, aperti anche ad ospiti esterni a Water Tribe, vengono affrontate tutte le tematiche legate alla vita di bordo: il coordinamento e la gestione dell’equipaggio, la pianificazione di una rotta in base alle previsioni meteo e alle aree di navigazione, la conduzione dell’imbarcazione e la risoluzione delle diverse avarie agli impianti di bordo. Un iter didattico/formativo propedeutico anche ad un percorso professionalizzante, che pone le sue radici nella didattica della RYA - Royal Yachting Association - l’ente certificatore del MCA Maritime & Coastguard Agency (la Guardia Costiera inglese), che attesta il grado di competenza di equipaggi e skipper, uno tra i più diffusi e riconosciuti presso le autorità marittime di tutto il mondo.

Dal 2017, Be Skilled è diventato l’unico RYA training center a Milano e ancora oggi, uno dei pochi in Italia a rilasciare molte delle certificazioni propedeutiche ad esempio all’ottenimento dello Yachtmaster, un riconoscimento molto ambito tra gli skipper, anche quelli senza alcuna velleità professionale.

Cerchiamo quindi di capire meglio di cosa si tratta, come la si ottiene e perché riteniamo debba essere un importante obiettivo di ogni skipper.

______________

TITOLO DEL COMANDO VS YACHTMASTER

Partiamo da un concetto semplice: ogni nazione ha sviluppato un proprio codice della nautica che regolamenta licenze, certificazioni, gli obblighi per tutti i natanti, imbarcazioni e le navi battenti la bandiera della relativa nazione.

Genericamente i titoli per il comando delle imbarcazioni da diporto (cioè per la conduzione di imbarcazioni NON ad uso commerciale), permettono di comandare imbarcazioni con differenti restrizioni relative alla metratura, alla stazza e alla distanza dalla costa dell’area di navigazione.

Tutte le nazioni però, convengono sul fatto che il titolo per il comando da diporto, sia esclusivamente per uso ricreativo, cioè non può essere utilizzato a fini professionali. Per tutti quei comandanti che invece percepiscono un emolumento per le loro prestazioni a bordo, ogni paese eroga infatti specifiche disposizioni e standard professionali.

Questo vuol dire che la patente nautica italiana per la conduzione d’imbarcazioni da diporto viene riconosciuta sì in tutti paesi del mondo, ma non per svolgere attività professionali (uso commerciale). In Italia, per poter avere tale titolo, bisogna essere iscritti a ruolo in “gente di mare” e acquisire un “libretto di navigazione”, sul quale vengano riportati i periodi d’imbarco su unità “commerciali". Solo dopo aver maturato un certo numero/periodo d'imbarco a “libretto” e ottenuto le certificazioni relative alla sicurezza STCW95 e all’uso della radio, è possibile accedere al corso per l’ottenimento del “titolo per il comando commerciale" di imbarcazioni.

All’estero invece e su tutte le imbarcazioni battenti bandiera straniera, esistono differenti regolamentazioni e certificazioni richieste, tra le quali ad esempio lo Yachtmaster, con l’aggiunta però del “ commercial endorsement” ( estensione ad uso commerciale) . Entriamo ora nel dettaglio.

IMO e ABILITAZIONI COMMERCIALI

A prescindere dalle varie legislazioni ed enti governativi nazionali esistenti al Mondo, c’è un organo sovranazionale che ha emanato una serie di direttive e normative riconosciute da ben 172 paesi: l’IMO, l’Organizzazione Marittima Internazionale.

L’IMO è l’agenzia specializzata delle Nazioni Unite, istituita a seguito dell’adozione della Convenzione di Ginevra del 1948 di cui l’Italia è membro del consiglio direttivo. La sua creazione nasce dall’esigenza di regolare il trasporto marittimo internazionale, un settore che copre il 90% dell’insieme del commercio mondiale, promuovendo la cooperazione tra i paesi, garantendo così la sicurezza della navigazione e la protezione dell’ambiente marino.

A prescindere dai vari titoli viste nel paragrafo precedente, per svolgere il “comando commerciale” su imbarcazioni a vela e/o motore, è necessario avere certificazioni e abilitazioni professionali specifiche che l’IMO riconosce. Una delle abilitazioni professionali riconosciuta dall’IMO (e di conseguenza in molti paesi al mondo) è lo Yachtmaster dell’RYA con commercial endorsement. Proprio per questo motivo, come dicevamo in apertura, è ambito da molti skipper in ogni parte del mondo.

La posizione dell’Italia a riguardo è piuttosto “protezionistica”, perché pur aderendo all’IMO e a numerose convenzioni internazionali in ambito marittimo, riconosce solo il titolo per il comando commerciale italiano. L’unica eccezione, è il possesso della certificazione MASTER GT 200 rilasciato dall’MCA (la Marina Inglese), la stessa che riconosce nell’RYA il proprio ente certificatore. Dunque ottenibile solo dopo aver ottenuto almeno lo Yachtmaster Ocean e/o Offshore, l’endorsement commerciale e le certificazioni obbligatorie sulla sicurezza (STCW95).

Per chi desiderasse quindi operare in Italia a bordo di imbarcazioni adibite a locazione o noleggio, è bene tenere ben presente questi aspetti, anche (se non soprattutto) dal punto di vista assicurativo. Motivo per cui Water Tribe, attraverso l’attività di Be Skilled, si è dedicata negli ultimi anni alla formazione e specializzazione dei propri skipper (80 comandanti di cui quasi la metà certificati RYA Yachtmaster) ed un’operatività delle flotte svolta esclusivamente all’estero: nel bacino Mediterraneo, Caraibico e nell’Oceano Indiano.

Permetteteci quindi di sottolineare la grande differenza esistente tra gli operatori del turismo nautico come Water Tribe e gli enti associativi, che operano in aree e con skipper, il più delle volte non adeguati alle relative disposizioni legislative.

LIVELLI DI CERTIFICAZIONE RYA/MCA

Qui di seguito facciamo chiarezza tra le certificazioni più diffuse, ottenibili seguendo anche il programma di Water Tribe Be Skilled.

RYA ESSENTIAL NAVIGATION & SEAMANSHIP

Adatto a neo skipper, ai membri dell’equipaggio, a chi vuole rinfrescare le proprie conoscenze e a chi desideri intraprendere dalle basi, il percorso di certificazione più completo. E’ un corso di 10 ore che si svolge online, dunque comodo e adatto a chi ha poco tempo. Numerose attività interattive ed una panoramica assolutamente completa della navigazione: dall’interpretazione delle carte nautiche e delle previsioni meteo, alla pianificazione della rotta, i controlli sul motore, la sicurezza, le segnalazioni, le maree e l’elettronica di bordo. A fronte di un test finale, viene poi rilasciato un certificato RYA.

RYA SHOREBASED

Un corso fortemente consigliato ma non obbligatorio. E’ la certificazione che attesta di aver seguito tutto il percorso di apprendimento teorico necessario al conseguimento dello Yachtmaster Costal e Offshore: 48 ore di teoria (6 giorni) in cui si affrontano le dinamiche della sicurezza a bordo, delle previsioni meteo, il COLREG, tutte le tematiche del carteggio necessarie alla pianificazione di un piloting e dunque di un passage plan completo, compresi i calcoli delle correnti e delle maree con l’utilizzo delle pubblicazioni nautiche internazionali.

RYA YACHTMASTER

Per accedere all’esame (in lingua inglese), sono necessari dei requisiti minimi:

  • 2.500 miglia totali navigate in qualità di skipper
  • 1.250 miglia navigate in aree soggette a maree e correnti (oceano)
  • Certificato GMDSS SRC (corso radio di bordo con uso del distress)
  • Certificato FIRST AID (corso primo soccorso)

Esistono 3 livelli di preparazione, che permettono indifferentemente la conduzione di imbarcazioni fino a 200 tonnellate di stazza.

Le uniche differenze sono la distanza dalla costa:

Livello 1: Costal.

  • Limite di navigazione < 80 miglia.
  • Requisito: 300 miglia navigate come skipper, di cui 150 in acque soggette a correnti e maree (oceano)

Livello 2: Offshore.

  • Limite di navigazione < 180 miglia.
  • Requisito: 2500 miglia navigate come skipper, di cui 1250 in acque soggette a correnti e maree (oceano)

Livello 3: Ocean.

  • Nessun limite di navigazione.
  • Requisito: aver già conseguito entrambi i precedenti o quanto meno l’Offshore e in aggiunta, aver effettuato come skipper, almeno una navigazione in un’unico passaggio > di 600 miglia.

JUMP ON BOARD

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La Nuova Sardegna

Super yacht extra lusso: dal dilbar da 600 milioni al koru da mezzo miliardo di euro.

Il Dilbar

Nella villa galleggiante di Jeff Bezos la polena ha viso e busto a immagine della compagna Laura Sanchez

Olbia Vedere uno specchio d’acqua pieno di yacht significa sognare ad occhi aperti. Sognare le cifre, sì, ma molto più concretamente gli interni di quelle ville galleggianti. Il “Dilbar” dell’oligarca Alisher Usmanov è da record. Con i suoi 153 metri di lunghezza, in questi anni è stato spesso il superyacht per eccellenza in Costa Smeralda. Un valore di oltre 600 milioni di euro che lo ha candidato a imbarcazione più costosa. Ma il rapporto stretto con Vladimir Putin è costato caro a Usmanov. Nel 2022 nell'ambito delle sanzioni conseguenti all'attacco russo dell'Ucraina, ha subito anche lui il congelamento dei beni. E il “Dilbar” è stato sequestrato dalle autorità tedesche nel porto di Amburgo dove si trovava per alcuni lavori di manutenzione.

Alternativo e megalomane in tutto, Jeff Bezos si è fatto costruire un superyacht a vela unico nel suo genere. Si chiama “Koru”, una parola maori che vuol dire anello, si usa per riferirsi ai nuovi inizi. Un gigante dei mari con tre alberi che arrivano a 70 metri di altezza, l’imbarcazione ha una lunghezza di 127 metri ed è riconoscibilissima. Tra i dettagli, la polena del veliero ha viso e busto a immagine di Laura Sanchez, la compagna di Bezos. Il “Koru” vale almeno 500 milioni di euro ma non si muove mai da solo.

Ad accompagnare il veliero c’è sempre una nave di supporto, “Abeona” , superyacht con tanto di pista di atterraggio per elicotteri. Tra i più noti nelle acque sarde, “ Al Mirqab”, 133 metri, di proprietà dello sceicco Tamim bin Hamad Al Thani, emiro del Qatar, capo di diverse multinazionali e proprietario del Paris Saint-Germain. Valore di “ soli” 250 milioni di euro, ma le stime sono in continuo aggiornamento. Qualche dettaglio che può farne capire la maestosità: a bordo ha un equipaggio di 60 persone, può ospitare 24 passeggeri, al suo interno ci sono 10 suite e 2 suite esclusive. Ognuna con bagno, soggiorno e camera matrimoniale. A bordo, un cinema, bar, piscina, jacuzzi, pista per elicotteri.  

In Primo Piano

La storia di giovanni arras: combattere la paralisi con l’intelligenza artificiale, sorpreso con fucile calibro 12 e munizioni: arrestato 42enne olbiese, formaggi e salsicce venduti a porto istana a peso d’oro ai gestori di una gastronomia, in permesso premio dal carcere si ubriaca, si droga e minaccia di morte la madre, massimo amato è il nuovo comandante del reparto operativo di sassari, fedez, multa da 60 euro ad arzachena: «posso indignarmi era un parcheggio perfetto», al lido di orrì arriva un caprone tra i bagnanti, le nostre iniziative.

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  1. Yacht

    yacht. ‹ i̯òt › s. ingl. [dall'oland. ant. jaghte o jaghtschip «nave ( schip) da caccia ( jaght )»] (pl. yachts ‹ i̯òts ›), usato in ital. al masch. - Nome che, nelle marinerie nordiche, indicava dapprima, nel sec. 17°, un piccolo e veloce veliero militare usato per esplorazioni e collegamenti, e successivamente, nel sec. 18 ...

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  5. Yacht

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  10. Google Translate

    Google Translate Text translation is a free service that allows you to translate words, phrases, and web pages between English and over 100 other languages. You can type, speak, or upload a document to get the translation you need. You can also use Google Translate to explore other Google services, such as Earth, Books, and Maps, in different languages.

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    Compenso. Lo stipendio netto mensile di un Hostess e Steward di Yacht di Lusso varia in base all'esperienza e alla tipologia di Yacht: Junior Hostess/Steward: Yacht 20/30mt £ 2,000/2,500 - Yacht 40/60mt £ 2,200/3,500 - Yacht 60mt+ £ 2,800/4,000 più bonus, allowances e mance. Experienced Hostess/Steward: Yacht 20/30mt £ 3,000/4,000 ...

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    that is to say. that means. which means. Show more. These examples may contain colloquial words based on your search. Lei non sa che vuol dire soffrire. You don't know what it's like to suffer, maybe we shouldn't... Ora sai che vuol dire sanguinare. Now you know what it's like to bleed.

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